che legna usare?

       Attenzione !!!

La stufa non può e non deve essere utilizzata come un inceneritore domestico.

Evitate quindi ogni tipo di combustibile diverso dalla legna da ardere o dai tronchetti presenti in commercio. Non bruciate legni trattati con lacche, vernici,legni impiallacciati contenenti colle di nessun tipo,legni con laminati plastici,carte patinate, carte e cartoni plastificati. Oltre a creare fumi tossici per l’ambiente danneggereste la stufa e la canna fumaria con un uso improprio..

Scelta del legno


Il legno da bruciare nella stufa dovrà prima di tutto essere ben stagionato.


Non tutte le specie di legno sono reperibili ovunque. Il tipo di legno che sarà possibile bruciare dipenderà in larga misura dalle specie che crescono in zona: gli alti costi di trasporto impediscono alla legna di essere consegnata a grandi distanze.

Legno dolce o legno duro?

Tutto il legno si può suddividere in due categorie, "duro" o "dolce", a seconda della provenienza. Il legno duro proviene dalle latifoglie, usualmente alberi decidui, ad esempio rovere, faggio, noce. Il legno dolce proviene dalle conifere, o sempreverdi, come pino, abete, larice. Relativamente al peso, tutti i legni hanno più o meno lo stesso potere calorifico, ma poiché il legno duro è più denso, produce maggior calore in rapporto al volume.

I legni duri sono generalmente più densi e meno resinosi dei legni dolci; perciò bruciano più lentamente, producendo un calore più durevole. I legni dolci producono anche maggiore creosoto, il che significa dover pulire più spesso il camino.

Capacità di combustione a parte, i tipi di legno, all’interno delle due categorie, hanno delle specifiche caratteristiche che meritano di essere considerate :per esempio, legni a fibra lunga e liscia, come il faggio ed il rovere rosso, sono più facili da spaccare di legni con fibre corte e contorte. Alcuni legni, compresi alcuni legni dolci, producono grandi quantità di fumo; altri contengono sacche di umidità che provocano scoppiettii durante la combustione, producendo faville e spargendo scintille. Chi nella vostra zona ha già esperienza di combustione a legna potrà informarvi sulle qualità di combustione dei legni disponibili. Saranno probabilmente d’accordo che le scelte migliori sono: frassino, faggio, betulla, rovere, carpino , acero, tutti legni con alto potere calorifico, facilità di combustione, poco fumo prodotto, facilità di taglio.

Stagionatura della legna

Uno dei più frequenti errori che si commettono nel bruciare legna, è di bruciare legna verde, non stagionata. Più della metà del peso della legna appena tagliata è costituito dall’acqua. La legna verde può contenere sino al 75% di umidità rispetto alla sua massa. Il legno è considerato secco quando contiene il 15/20% di umidità (circa 18-24 mesi di stagionatura ),questo comunque significa che ogni Kg di legna contiene 150/200 gr d’acqua,quasi un bicchiere da tavola!!. La percentuale di umidità incide notevolmente sul potere calorico del legno, poiché una parte del calore sprigionato serve a far evaporare l’acqua in esso contenuta e viene disperso in canna fumaria insieme al vapore prodotto.

Si tenga presente che legna vecchia non significa di per sé legna secca: l'essiccazione della legna è funzione del tempo, ma anche della giusta collocazione e conservazione durante la stagionatura. Utilizzando legna secca di un anno, si potrà dimezzare la quantità di legna necessaria al riscaldamento.

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